Lingua madre e Braille, il 21 febbraio si celebrano due Giornate per l’integrazione e l’inclusione sociale

Le lingue giocano un ruolo fondamentale per preservare la diversità culturale e il dialogo interculturale contribuendo a costruire società più inclusive. Oggi si celebrano due importanti giornate: quella mondiale della Lingua madre e quella nazionale del Braille. La Giornata internazionale della Lingua Madre fu proclamata dalla Conferenza generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel novembre del 1999 (30C/62). Dal 2000 essa viene celebrata ogni anno per promuovere la diversità linguistica, culturale ed il poliglottismo.


Si celebra il 21 febbraio per ricordare, quando nel 1952, alcuni studenti furono colpiti e uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan. Il 16 maggio 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la Risoluzione A/RES/61/266 richiamò gli Stati Membri a “promuovere la conservazione e la salvaguardia di tutte le lingue usate dalle popolazioni del mondo”. Nella stessa risoluzione, l’Assemblea Generale proclamò il 2008 come Anno Internazionale delle Lingue per promuovere l’unità nella diversità e la comprensione universale attraverso il poliglottismo e il multiculturalismo.


Nel giorno in cui si celebra la lingua madre ricordiamo anche la Giornata nazionale del Braille istituita con la legge n.126 del 3 agosto 2007 per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti o ipovedenti. Si è scelto di festeggiarla proprio in coincidenza con la Giornata Internazionale della Lingua Madre perché il Braille rappresenta la lingua che consente ai ciechi e agli ipovedenti di avere accesso al patrimonio culturale di tutta l’umanità. Grazie a questo antico sistema tattile di lettura e scrittura a sei punti in rilievo, inventato da Louis Braille oltre due secoli fa traendo spunto da un metodo segreto di scrittura e lettura proposto dal capitano di artiglieria Charles Barbier durante le campagne militari napoleoniche, tutte le persone con disabilità visiva possono avere accesso alla scrittura. Tra le celebrazioni che prendono il via oggi, ricordiamo anche l’impegno e il lavoro dell’Unione italiana ciechi che, attraverso una serie di eventi su tutto il territorio nazionale, festeggia il Centenario dalla sua nascita.